Sono le 10.30 del mattino dell’8 settembre 2018. Tra poche ore “Cultura, Condivisione, Sviluppo”: al Caffè Carducci di Monfalcone un incontro con (ci auguriamo) tanti amici per riflettere insieme sul concetto di cultura.
E per festeggiare 15 anni di cambio di rotta. Di passaggio al dietro le quinte, con il gusto della scoperta e dell’immensità del lavoro che brulica attorno e dietro al palcoscenico, nel suo più ampio significato. Quel lavoro che fa sì che arte, spettacolo, letteratura, musica, immagini e tutto ciò che si definisce (pur arbitrariamente) cultura diventi fruibile al meglio e da tutti.
Sarebbero necessari mesi interi e menti autorevoli per parlarne in modo corretto e compiuto. Il nostro gesto è solo simbolico, una “fermata obbligatoria” per ripartire ancora più carichi di energie.
La redazione di appunti e di mappe per dare un senso alle due ore di festa è quanto mai densa.
Condivisione è il focus. Perché in 15 anni è il fil rouge del nostro sentire e perché, con i cambiamenti che la cultura ha dovuto affrontare, il concetto di condivisione è quello costante, sempre e comunque.
Condivisione significa uscire dallo stallo degli schermi a video (oggi più che mai una prigione per l’anima), dei preconcetti, delle convinzioni impermeabili. Significa guardarsi in faccia, sentire fisicamente la presenza reciproca, fare un’esperienza insieme e viverla comunque ognuno a modo proprio, nel rispetto del sentire dell’altro.
Chi propone cultura non dovrebbe (secondo noi) mai prescindere da questi principi nell’accogliere le urgenze e le necessità di chi guarda e ascolta … quelli “seri” lo chiamerebbero audience developement.
Condivisione (culturale, nel nostro caso) significa anche sviluppo (e “Io sono cultura”, il reportage annuale commissionato dal Ministero, lo dice bene anche per il 2018): sviluppo economico, sì (di questo parlano ampiamente i numeri). E sviluppo anche turistico e identitario. Di quell’identità territoriale che rende più ricchi e non esclude; che amplia le vedute e che chiama a sé le innovazioni. Sviluppo significa anche e soprattutto cambiamento e crescita nel nome dei contenuti.
Ora chiudiamo, con la consapevolezza che abbiamo semplicemente lanciato un sassolino in un oceano immenso e che il riverbero dell’acqua potrebbe generare cerchi di ogni forma e direzione.
A chi ci legge chiediamo di aiutarci a crescere insieme.